Avrei caldamente utilizzato un altro termine al posto di strapazzo … ma per non essere scurrili ho preferito mantenermi. Siamo ad agosto, tempo di vacanze, di un bagno al mare, magari in uno dei tanti punti della nostra splendida costa adriatica e io cosa faccio (oltre a bloggare?) … ovvio, organizzo le vacanze … ma quelle dell’anno prossimo!!
In perfetto stile prevenzionistico, sto cercando di pianificare con la mia *tourist agency personale (*grazie alla quale a fine settembre me ne vado in costa brava, 3 persone, volo aereo, hotel in mezza pensione e auto noleggiata per 5gg a 620 euro), un viaggio negli U.S.A., terra di sogni per molti, terra di ricordi per me dove 11 anni fa or sono, mi feci 40 giorni di full immesion in un corso intensivo di inglese (e dal quale poi è ripartita la mia rivalutazione per la lingua e conseguente amore).
Bene, stavo iniziando ad abbozzare molto grossolanamente quelle che erano le destinazioni e guardare le catene alberghiere di massima. Non certo per prenotarle qua dall’Italia. In America, basta che vai, guidi per qualche km e di hotel e motel ne hai le tasche piene. Tariffe di tutti i gusti e per tutte le tasche. Non ho potuto però fare a meno di rimanere scandalizzato per questa catena alberghiera in particolare che propone uno spot davvero singolare per dimostrare il concetto di pulizia del suo hotel.
Una fiammeggiante biondina che va in giro per l’hotel (ne ho trovati diversi di spot per la rete - perchè poi mi sono messo a cercarli anche di proposito) leccando - si avete letto bene - leccando praticamente tutto.
Ora io mi domando: ma il tizio che cura il marketing di questo albergo e appresso a lui l’agenzia pubblicitaria, cosa si sono fumati quella mattina? Una tazza di varecchina che gli ha squagliato il cervello, o sono proprio rincitrulliti per natura?
Sinceramente, detto fra noi, non sò se inorridire o se pensare all’alto numero di accessi che questi spot sta portando e porterà alla catena in questione. Fatto sta che, pur pensando che sia solo uno spot, il solo pensiero e successiva messa in produzione di uno spot feticista (che lo stesso YouTube ha marcato come contenuti non adatti ad un pubblico minore), a mio avviso è veramente l’ultima spiaggia del marketing, e onestamente credo proprio che eviterò quella catena dovesse essere pure l’unico albergo nel deserto del Nevada che incontrerò. Questo sebbene sulla vera home page della catena alberghiera, di quell’insulso video non vi è comunque traccia e la catena sembra di tutto rispetto.