Ricevere commenti e feedback è sicuramente qualcosa che ti sprona a far meglio e ti invoglia a continuare.
Antonio ieri mi scrive esordendo così:
“Ciao, complimenti innanzitutto per il tuo interessantissimo blog. Desideravo porti un piccolo ma credo importante quesito. Volendo registrarmi a dei social network di tipo professionale, come LinkedIn o Slideshare, qual è il modo più efficace per rendere il proprio nome più visibile ai motori di ricerca: 1) nome cognome 2) nome-cognome 3) nome.cognome 4) nome_cognome 5) … altro?”
La domanda, se ci pensate, non è affatto banale.
Il nome con il quale ci registriamo è qualcosa che poi – esattamente come per un nickname – ci contraddistingue per il resto della nostra vita sociale e, nella maggior parte dei casi, non può essere cambiato perché i social network non prevedono questa funzione.
Quale nickname scegliere?
Va detto che nessuna delle alternative sopra proposte offre un significativo vantaggio in termini di posizionamento nei motori di ricerca. Il keyword ranking dipende nel 90% dei casi dalla link popularity che la pagina del profilo riuscirà ad acquisire. Attività prevalentemente composte da link building esterna, visto che le azioni a disposizione nella piattaforma sociale sono spesso piuttosto limitate.
Detto questo, proviamo ad entrare nel merito delle alternative proposte da Antonio.
La numero 1, ammesso che sia da qualche sito consentita, la scarterei a priori. Questo perché il carattere spazio al momento dell’escape (cioè conversione in una sequenza di caratteri contigui e interpretabili da ogni sistema) verrebbe tradotto con un %20 che proprio non è il massimo della bellezza. Antiestetico, poco SEO Friendly … insomma lo eviterei.
Punto, trattino o underscore.
Un tempo il trattino – detto anche hyphen – era considerata la scelta migliore perché l’underscore veniva considerata come una congiunzione e spesso le parole invece che risultare separate, venivano indicizzate come una parola unica. Ma già da tempo i motori di ricerca hanno “abolito” questa barriera, e oggi non esiste più una distinzione così marcata.
Scegliere il punto, il trattino o l’underscore a questo punto diventa solo una questione di gusti personali, oltre che di limiti del sistema.
Personalmente sono un fanatico del punto, mi trasmette chiarezza, sobrietà, ma come dicevo è solo una questione di gusti personali. Così come mettere prima il nome o prima il cognome. In tutte le mie email, ad esempio ho sempre cercato di utilizzare la formula andrea.moro. Per i social network, invece, mi è sempre piaciuto il discorso opposto quindi cognome.nome (dove ho potuto) ed infatti su quei social dove ho ritenuto opportuno registrarmi con il mio nome vero mi troverai con moro.andrea
Per concludere Antonio, se stai appena iniziando ad introdurti al mondo dei social network, in un modo o nell’altro la tua scelta non avrà significativi impatti almeno fintanto che non ti prodigherai con delle attività che promuovano la loro visibilità.,