Il concetto di motore di ricerca di tipo 1.0 è relativamente semplice: sono enormi database di pagine Web costruiti da aziende; i contenuti vengono catalogati per parole chiave e metatag che permettono di indicizzare le pagine appena vengono aggiornate o ne vengono aggiunte di nuove. Questo processo è continuo e incessante perché è la Rete stessa che si evolve minuto per minuto.
I motori di ricerca 1.0 a disposizione oggi sono moltissimi e la competizione è molto aspra.
Ma sottolineo la frase “di tipo 1.0”. Già, perchè dopo aver dato tanto risalto al web 2.0, al nuovo modo di concepire la rete e di instaurare un rapporto con l’utente in modo bidirezionale, non posso non parlare di questo nuovo e sorprendente motore di ricerca tutto tricolore.
In un periodo globale dove l’Italia sta subendo numerose sconfitte in tutti i settori, che questa sia - speriamo - la volta buona per ridare un pò di credito alla nostra bandiera che non derivi solo dalla “pasta con la pummarola in coppa e dal panettone”.
Si stima, attualmente, che al momento esistano 40 milioni di siti web, ed è di vitale importanza che un motore di ricerca assolva a pieno il suo compito, quello di aiutare l’utente a trovare ciò che cerca in questo universo caotico e costantemente in espansione.
Ciò che fa la differenza è la capacità di un motore di ricerca di condurvi subito al sito di vostro interesse, evitandovi una lunga trafila a colpi di mouse tra siti e pagine Web che poco hanno a che fare con ciò che cercate. E questo processo di sintesi spesso viene meno grazie a tecniche poco ortodosse utilizzate da webmaster che si spacciano per professionisti e boicottano i risultati delle SERP.
In tutto questo ruolo, come gioca il fattore 2.0? Semplice, invece che essere il motore a scandagliare la rete per cercare contenuti, sono gli utenti che automaticamente sottomeno al motore i loro siti web preferiti associando descrizioni e parole chiave per una ricerca sempre migliore e più affine a quanto cercato.
Ggoal punta tutto sui suoi utenti e sulla loro capacità di fare squadra per svincolarsi dal vecchio ruolo di puro utilizzatore passivo a quello di ricercatore attivo.
La versione Beta è ormai alle porte, meno di due giorni lavorativi, quindi ancora un week-end dietro a tastiera e monitor per Giulio Giorgetti e il suo staff della FluiLink.
Alcune caratteristiche del nuovo motore.
La vera innovazione secondo me è la Wishlist presente in Homepage, con affissa la rotazione delle ricerche con maggior spessore fatte dai visitatori. Un invito immediato rivolto agli utenti che applica a piene mani la prima regola del Web 2.0, quella di coinvolgere gli internauti in prima persona e rendendoli partecipi del contesto proponendo l’interazione tra la risorsa e il navigatore stesso, che potrà in questo modo editare i risultati della ricerca, aggiungendone di nuovi, segnalando abusi di quelli presenti, o aggiungere commenti e parole chiavi per i risultati esistenti.
Per quanti si aspettano possibili falsi positivi e tecniche di spamming, anche questo aspetto non è stato sottovalutato sin dalle prime righe di codice, dove una scritta Abuso conduce ad un form per la sottomissione di errori et simili. Errori, che saranno valutati da uno staff preposto, che se tutto va come deve andare, ben presto dovrà essere rimpolpato (e questo ce lo auguriamo tutti).
Aspetti questi che di recente sono stati in parte raccolti e condivisi anche dal neonato Wikia.
L’interattività del motore con l’utente sarà poi supportata dalla disponibilità degli RSS (Really Simple Sindication), ovvero la possibilità all’utente di ricevere i contenuti delle sue ricerche desiderate direttamente per mezzo dei feed.
In sintesi
Ggoal mostra di aver sintetizzato e fatti propri i principi del Web 2.0 che saranno l’anima trainante di internet per i prossimi anni. La versione Alpha - che ha riscosso dei successi incredibili (leggasi parecchi rallentamenti sulla rete proprio perchè la neonata struttura deve fare ancora i conti con il tuning delle risorse) - non può che essere considerata un vero successo e molto presto le modifiche introdotte nella Beta ci sapranno dire come i processi di interazione finora citati miglioreranno il prodotto.
Sono fermamente convinto della bontà del prodotto, e a tutto lo staff faccio un sincero augurio di poter presto salire nell’olimpo della ricerca.