La ricerca di uno specifico range di risultati basati su di una linea temporale è stato probabilmente una delle necessitá che gli utenti di Google hanno da sempre manifestato. E sará per questo che gli utenti Internet continuano a spendere sempre più tempo online utilizzando le reti sociali, interessandosi a stringere contatti con amici, partner … ma più in generale a relazionarsi con persone dai gusti simili con i quali condividere le notizie, specie quelle in tempo reale.
Il punto é, quanto i motori di ricerca attuali sono in grado di fornire risultati in tempo reale?
E’ mia personale convinzione che al momento ancora non siano in grado di farlo. Google in parte ha dato una svolta a questo segmento di ricerca qualche mese fa quando introdusse le opzioni di ricerca. Tutto sembrava perfetto, ma la potenza di Internet é la sua capacitá di offrirci ogni giorno qualcosa di nuovo e per questo gli utenti web raramente si sentono soddisfatti.
Questa é la ragione per la quale recentemente si é fatto un gran parlare di un trucco con il quale si possono espandere gli intervalli temporali di ricerca in Google. Molti di noi probabilmente non useranno mai questo trucco, e anzi ritengo che questo sia sempre stato li, sin dall’introduzione delle opzioni di ricerca sopra accennate.
Quale é il trucco di cui sto parlando?
Modificando leggermente i parametri nel querystring proposto dalle opzioni di ricerca, é possibile otterene una lista di risultati non solo per le ultime 24 ore, ma anche per un set di “X minuti” o “X secondi”.
Questo nuovo set di risultati puó essere ottenuto alterando il parametro QDR - Query Date Range - presente nell’URL (mostrato come tbs=qdr:x) aggiungendo unintervallo temporale secondo uno specifico formato.
Per esempio, per limitare la ricerca agli ultimi 10 minuti, tutto quello di cui si ha bisogno é cambiare il valore proposto per “le ultime 24 ore” - che appare come una “d” -in “n”, limitando cosí i risultati all’ultimo minuto. Aggiungendo poi un valore numerico dietro il parametro, si puó incrementare il numero di minuti: ad esempio “n5” ritorna i risultati indicizzati negli utlimi 5 minuti, mentre se si é interessati ai secondi, basta mettere una cosa di questo tipo “s30”.
Questa opzioni al momento funziona solo nelle versioni inglesi di Google, ma si spera che ben presto vengano introdotte anche nelle altre versioni. Provando infatti ad usare la query nella versione italiana di Google si ottiene il seguente messaggio.
Perché la ricerca temporale é cosí interessante?
Ad essere onesto non credo lo sia. Molto dipende da te e dal tuo interesse a stare sempre aggiornato su di uno specifico argomento o sui fatti che sono successi in un particolare settore o per un particolare evento.
Per questa ragione, molto probabilmente, le opzioni di ricercaa sono nascoste di default, perché la maggior parte delle utenti non hanno il bisogno di utilizzarle o non gli interessa essere cosí tanto aggiornati.
Dal mio punto di vista la ricerca in tempo reale é interssante se sei interessato alla blogosfera o a tutti quegli elementi che circolano attorno agli strumenti web 2.0 come twitter e facebook.
Supponiamo per un attimo che la cosa possa interessati … ecco un esempio di real time search in azione
Supponi per un attimo che tu sia interessato alle ultime su Berlusconi, questa query mostrera’ i risultati degli ultimi 30 minuti.
La cosa interessante da notare é che la richiesta temporale viene correttamente riflettuta anche nel menu’ laterale. Il parametro tbs=qdr:x se combinato poi con sbd:1 (Ordina temporalmente) sara’ un compagno molto utile per i cosi’ detti “gossip makers”.
Utilizzare questo genere di filtro ritorna delle SERP piuttosto interessanti, ma al momento le ho trovate un peletto irrelevanti rispetto a delle ricerche fatte con lo stesso ordine di idee su social network piu’ specifici come Twitter.
Credo fortemente che Google debba migliorare l’algoritmo che si occupa delle ricerche in tempo reale restituendo risultati piu’ pertinenti se davvero vogliono coinvolgere una platea maggiore di utenti.