Un mese fa il Local Business Center sconosciuto dalla maggior parte degli addetti del settore con i quali ho avuto modo di parlare, leggermente più apprezzato all’estero, venne ribattezzato in Google Places. Questa non è certo una novità, o per lo meno non dovrebbe esserlo.Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchio, e il concetto di pubblicità localizzata si è via via fatto sempre più forte, a maggior ragione con l’introduzione di Google Latitude e con il tentativo di Google di fornire risultati localizzati.
Il concetto di “intento di ricerca” (ovvero l’intenzione dell’utente di cercare qualcosa di locale senza però essere precisi) si è sempre più concretizzato, al punto che una nuova pedina sulla scacchiera è stata mossa da Big G giusto venerdì scorso, quando hanno sfornato le estensioni annuncio.
Prima di proseguire oltre, un pò di dati
- Il 97% dei consumatori oggi fa ricerche online per trovare prodotti, recensioni ed offerte.
- 1 su 5 utilizza Google Local per trovare il negozio più vicino al posto dove sta facendo la ricerca.
- 4 utenti su 10, dopo aver fatto una ricerca on line, visitano il negozio per un acquisto diretto (il caso di beni durevoli personalizzati).
Con questi numeri è chiaro che qualcosa per incentivare la conversione bisognava pur fare, e la risposta è per l’appunto le estensioni locali.
Cosa sono le estensioni locali?
In realtà nel corso dello scorso anno di estensioni e migliorie Google Adwords ne ha introdotte alcune: la più famosa, anche se non sempre presente, è l’Ad SiteLinks, oppure i Product Extension. La novità di venerdì scorso riguardano invece la Location Extension e la Phone Extension, ovvero il poter reclamizzare il proprio numero di telefono ed indirizzo utilizzando un “nuovo” formato pubblicitario che mira a favorire il mercato locale. Detta così sembra una cosa di poca rilevanza, ma il punto saliente è la possiblità di poter collegare Google Places all’account AdWords, sfruttando magari i dati della campagna eventualmente già creata come sorgente di informazioni.
Questo darà modo di avere un solo set di informazioni disponibili, evitando eventuali discrepanze dovute al mancato aggiornamento (con tutte queste cose da aggiornare è facile perdersi), ma al tempo stesso attiverà altri nuovi servizi.
Ad esempio il Click-To-Call (solo per mobile) che permette ad utente di chiamare l’azienda pubblicizzata con un click sulla inserzione e tracciare/attribuire la conversione. Nota: questa funzione è ovviamente limitata al solo dispositivo mobile. Altra caratteristica è quella di poter visualizzare – nel caso di una grossa catena quali PizzaHut o Starbucks - più indirizzi contemporaneamente e permettere all’utente di interagire con tutti quanti gli annunci allo stesso momento, oppure di personalizzare l’icona che comparirà all’interno di Google Map.
Come aggiungo le estensioni annuncio?
Il tab Estensioni annuncio (in inglese Ad Extension) è visibile una volta entrati nella sezione Campagne. Qualora questo non fosse presente, la freccetta in fondo a destra (sopra mostrata) vi permetterà di aggiungere le due nuove estensioni sopra citate. Mentre le impostazioni per connettere l’account AdWords a quello del Google Places le trovate a livello di Campagna, dentro la scheda impostazioni, nella quale potrete – se non gestite o non avete accesso all’account Google Places – comunque inserire un indirizzo e un telefono in maniera totalmente autonoma. Quest’ultima funzione si rileva particolarmente utile quando si ha a che fare con grandi realtà aziendali, dove venire a capo della matassa dei contatti su chi ha la password dell’account risulta particolarmente difficile.,