Twitter, LinkedIn, Viadeo, Facebook e chi più ne ha, più ne metta. Sto parlando di reti sociali, quel nuovo modo di comunicare che fa molto web 2.0, quello che al dire di esperti ha cambiato il modo di comunicare, di rendere partecipi le persone con un mondo a loro prima sconosciuto e di difficile accesso se non come utenti passivi.
Questi social network servono veramente a qualcosa?
La straordinaria semplicità con i quali si creano profili utente e con i quali si può attaccar bottone, scrivere un proprio profilo, metter su qualche link (magari con cognizione di causa), mi sta veramente lasciando dubitare sul fine principale di questi social network.
Le reti sociali possono servire per diversi obiettivi, alcune addirittura sono nati con degli specifici scopi in mente; è il caso per esempio di Link2Me.it, un network italiano dove la reciproca conoscenza dovrebbe dar luogo a possibili scambi di amicizie e collaborazioni professionali. Mi sono iscritto, ma dopo l’euforia dei primi giorni, e qualche contatto in lista, tutto tace. Conoscendo poi il popolo italiano, figurarsi se una rete sociale può smuovere le acque nel senso delle collaborazioni professionali.
C’è poi LinkedIn. Di questo sito sono sconvolto della semplicità con la quale si può richiedere una referenza e metterla in pubblico. Interessante la parte del profilo, che poi alla fine altro non è che un curriculum on line, semplificato certo, ma la cui utilità magari prima o poi la presenta.
Essere sociale è importante?
Insomma, non voglio stare a menarla in lungo o in largo su quale sia il sito sociale più bello o più utile, ma vorrei comprendere, magari assieme a voi l’importanza di essere sociale, ovvero inserito in questi network. Lo trovate davvero così importante e utile?
Io francamente tutta questa capacità di mettere in contatto ancora non la riesco a decifrare. Sto forse cercando nel posto sbagliato? Eppure i miei bei profili ce li ho, ma non è che abbia avuto questi grandi contatti con persone diverse da quelle con le quali sono solito avere rapporti.
E voi che cosa ne pensate?