Quando si parla di pubblicità on-line e web marketing si pensa praticamente a sistemi atti a migliorare la visibilità sul web.
Questi sistemi sono riconducibili essenzialmente all’indicizzazione nei motori di ricerca e a campagne pay-per-click. L’ideale, ovviamente, sarebbe fare uso di entrambe le strategie, tuttavia l’ideale spesso è in contrasto con il budget a disposizione e rende di fatto impossibile l’applicazione di entrambe le strategie. E allora il dilemma. Vale veramente la pena utilizzarle entrambe?
Recenti studi effettuati da agenzie di settore, dimostrano come l’indicizzazione nei motori di ricerca offra vantaggi maggiori rispetto alle campagne pay-per-click.
Questi studi infatti hanno dimostrato come gli utenti che ricercano attraverso i motori di ricerca sono più propensi a fidarsi dei risultati che compaiono (in genere) sulla parte sinistra dello schermo, ovvero quella dei risultati proposti dal motori di ricerca in base all’indice di importanza che il motore stesso ha attribuito ad un particolare sito, piuttosto che seguire i link proposti come collegamenti sponsorizzati. Questo perchè i collegamenti sponsorizzati sono oggi attivabili da chiunque abbia un pò di dimestichezza con Internet e si fidi di fornire il proprio numero di carta di credito su Internet. Questa semplicità, spesso caratteristica intrinseca di coloro che fanno inserzioni a pagamento, rende le campagne oggetto di attività pubblicitarie poco serie con le conseguenze che ben si possono immaginare.
Detto questo, gli utenti sono oggi più accorti e non si fidano di tutto quello che gli viene proposto. In generale, c’è una migliore presa di coscienza da parte dell’utente che cerca di capire a priori quale risultato sta andando a consultare, se quindi un collegamento sponsorizzato o il risultato di una ricerca organica. Questo anche perchè oggi sono i motori di ricerca stessi a porre in risalto la pubblicità dal resto delle ricerche.
Sembrerebbe quindi che l’uso del Pay-Per-Click non trovi più fondamento in attente politiche di Seoing, fors’anche perchè nell’ultimo periodo c’è stato un notevole incremento dei costi di gestione. Si pensi che da Ottobre 2004 a Dicembre 2005, questo aumento ha portato un costo di gestione medio dell’8% in più rispetto ai periodi precedenti. Questa crescita dei costi, ovviamente difficilmente preventivabile, lascia meno margine per l’acquisto del numero di inserzioni e di conseguenza minore efficacia allo strumento se si lavora con budget piuttosto limitati.
A conclusione tuttavia mi preme considerare l’aspetto della validità nel lungo periodo dello strumento stesso. Si immagini del resto che il pay-per-click è una pubblicità a termine, scaduto il quale, tutti i risultati prodotti sono praticamente vanificati e persi nel nulla o in quel ROI che potrebbe non avere un seguito. Di contro, l’ottimizzazione e l’indicizzazione nei motori di ricerca lascia decisamente più segni, perchè se ben condotta fa in modo che un sito continui a rimanere presente nell’indice delle ricerche per molto tempo anche a posteriori della dismissione del servizio.