Il titolo può sembrare rocambolesco e quanto mai emblematico, ma sicuramente non mi sono rincitrullito, ne tantomeno sto conducendo una azione di guerrtilla marketing all’ultimo centesimo.Non sono diventato così matto o forse così sagace come, invece, è il proprietario di un ristorante di Londra “the Little Bay” a Farringdon, di cui ho letto recentemente su di un giornale. In sostanza ha tirato fuori un listino prezzi veramente particolare.
Un menù dove entri nel ristorante, ordini quello che ti pare dalla carta, e paghi quello che ti pare.
Già, avete letto bene; pagate a seconda del servizio ricevuto, della qualità del cibo che avete mangiato e di tutti quei soliti aspetti che si è soliti guardare di fronte ad un piatto di pasta fumante. Ok, magari a Londra non ci mangio la pasta, la mia pasta, però il concetto lo avete afferrato.Il proprietario certo corre i suoi bei rischi di essere pagato di meno o di più, in tal caso certo non guasta, ma quello che vuole è che la gente apprezzi la sua cucina e ritorni nel locale.Siamo di fronte ad un genio o ad un matto?Difficile dirlo. Sicuramente il suo successo lo sta avendo. Ma proviamo a guardare questa cosa sotto un profilo di marketing. Cosa sta ottenendo questo ristoratore?Diffusione del brand: basti solo pensare il fatto che due piccoli giornali, di quelli però con una tiratura di copie spaventosa (che sono quelli che vengono distribuiti nella metro) hanno parlato del ristorante. E chissà poi quali altri canali verticali saranno stati utilizzati.Consapevolezza tra i clienti: basta innescare un semplice meccanismo di trattare bene i clienti e renderli soddisfatti, che subito inizia il passaparola. Immaginate cosa significa questo in una città come Londra? Pur ammettendo per un attimo che il ristorante con questa sua campagna ci sia andato in pari, avrà comunque conquistato una nuova potenziale clientela ad ampio spettro.Abbattimento della concorrenza: sembra difficile crederlo, ma voi alla sola idea (anche cattiva) di dire vado mangio tutto quello che posso e pago 2 pounds, non vi verrebbe voglia quanto meno di provare a fare un salto in questo locale? Superando magari barriere e confini geografici, che credetemi in una metropoli come Londra possono richiedere anche due ore di tempo (e 60km)?Se la risposta è si come immagino, il ristorante ha raggiunto un ulteriore obiettivo: l’aver abbattuto la concorrenza anche in un contesto geografico ben più ampio del semplice raggio di azione al quale lo stesso era solitamente abituato.Quanto sopra, sebbene si riferisca ad un esempio di marketing tradizionale, potrebbe calzare bene anche ad un esempio di web marketing e ben si presta all’introduzione di un concetto principe del web marketing: l’analisi delle 4P di cui tratterò in un successivo post.Se nel frattempo è venuta voglia anche a voi di attuare una strategia così convincente per il vostro ristorante o per il vostro negozio, beh fatemi un fischio.