Quanto a motori di ricerca, Scandoo non è proprio un motore di ricerca di primo pelo. La sua prima apparizione è infatti del 2006, epoca in cui questo blog non esisteva ancora.
Il motore in questi 2 anni ha subito numerosi miglioramenti e anche depennamenti. Inizialmente, infatti, il motore interrogava sia Google, che Yahoo! che Ask. Oggi, invece, sembra che le ricerche siano limitate al solo Google. Il motivo di questa scelta non è documentato, ma forse avranno preferito lavorare con un motore che già di suo restituisce risultati attendibili.
Come funziona Scandoo?
L’interfaccia spartana, che ricorda molto Google, consente di inserire un termine di ricerca che il Scandoo poi usa per interrogare il motore californiano, e per ogni pagina restituita, utilizzando la sua tecnologia ScanSafe, interroga succesivamente ogni pagina proposta e accanto ad ogni pagina aggiunge un marcatore circa lo stato di validità della pagina stessa.
Un lavoro tutto svolto in tempo reale, quindi che richiede numerosi risorse, e dal punto di vista dell’utente qualche decina di secondi di attesa (a seconda anche della connessione internet).
Serve davvero?
Che dire, l’utilità intrinseca indubbiamente c’è. Tuttavia in un mondo sempre più ossessionato dalle performance e dalla fretta di trovare tutto e subito, quei secondi - inevitabili - di attesa, possono rendere vana l’utilità del servizio stesso.