Mi sento sempre più spesso dire “il sito è bello ma non riesco a trovarlo” o “cerco sul motore di ricerca ma vengono fuori siti che non c’entrano niente”.
Purtroppo - non mi stancherò mai di ripeterlo - i motori di ricerca, Google fra i primi, non sono come le “Pagine gialle” a cui molti imprenditori sembrano essere abituati. C’è si un servizio analogo anche in Google, che permette di comprare una inserzione specificando città e dove comparire (a seconda delle parole chiave), ma questo è un servizio che va attivato ed è del tutto diverso dal posizionamneto organico sul quale, anche se non si fa nulla, c’è la possibilità di comparire (prima o poi).
I motori di ricerca, data la natura estremamente variabile del settore a cui appartengono, sono dei software in continuo aggiornamento che vertono ad indicizzare i siti web per tutta una serie di fattori (che approfondirò in altri articoli tematici) e per i quali si può solamente competere ottimizzando il proprio sito internet al fine di garantirgli quelle chances necessarie per comparire in quelle posizioni di riguardo in cui solitamente tutti gli utenti cercano le informazioni desiderate.
L’indicizzazione è quindi tutta quella serie di attività mirate all’interazione con i motori di ricerca, per ottenere l’inserimento del sito indicizzato nei vari database dei motori e conseguenze miglioramento della posizione durante l’estrapolazione dei risultati. Questa estrapolazione, non è una semplice ricerca i cui risultati vengono ordinati per pertinenza alfabetica, ma una serie di criteri (variabili in funzione di tanti aspetti e su cui noi non abbiamo controllo) secondo i quali l’indirizzo web del sito potrebbe comparire fra i primi risultati così come fra gli ultimi.
Sono attività, quelle dell’indicizzazione, che chiunque potrebbe fare, anche l’amatore, perchè in fondo si tratta di seguire di base alcune semplici regole e poi tenersi costantemente aggiornati. Ma forse è proprio quest’ultimo aspetto che taglia fuori dal gioco l’amatore. D’altronde in gioco c’è il corretto posizionamento del proprio sito, e basta anche un errore - apparentemente piccolo - per venire penalizzati in maniera pesante.
Senza nascondere nulla, anche perchè da nascondere non c’è proprio nulla, anzi solo da mostrare risultati concreti, le attività che si devono intraprendere per il posizionamento nei motori di ricerca sono - in linea sintetica - le seguenti:
- Scelta delle parole chiave
- Analisi e ottimizzazione della struttura del sito e del codice in generale
- Creazione della mappa del sito
- Ottimizzazione delle pagine
- Segnalazione manuale del sito sui principali motori di ricerca
- Segnalazione del sito alle principali directory
- Acquisizione di link
- Inserimento del sito in circuiti pubblicitari a pagamento
Per concludere, ogni sito web, per essere realmente presente in rete, deve essere presente anche nei motori di ricerca ed avere così la possibilità di essere trovato dagli utenti interessati al suo contenuto. La mancata presenza nei motori di ricerca si traduce in soldi buttati al vento per aver realizzato e continuare a mantenere il proprio sito, specie se il sito deve essere un vettore per la vendita (e non necessariamente vendita on-line).